Si, il servizio è gratuito, puoi usarlo con chi vuoi: colleghi, studenti, parenti, amici e nemici!
In genere si partecipa tranquillamente ad una chiamata con decine di persone a condizione che in video siano meno di 10-15. Per questo, il moderatore della chiamata, può fare partire i nuovi partecipanti con audio e video spenti, per non arrivare a saturare subito la banda Internet. Sul lato tecnico, la risposta dipende principalmente dall'utilizzo della banda Internet di chi partecipa, difatti normalmente chi partecipa manda un flusso audio/video e riceve molti flussi audio/video. Questo, se la propria connessione non è buona, genera una cattiva visualizzazione della chiamata.

Di norma andrebbero evitate le connessioni telefoniche (indicate con nomi quali 3G, 4G, LTE) e potrebbero andare bene quella Wi-Fi se si è vicini ad un router, ma si preferisce sicuramente la connessione via cavo fino al router che a sua volta andrebbe connesso ad Internet tramite fibra.
Per ottenere la migliore esperienza devi assicurarti di osservare alcune accortezze:
  • preferire la connessione via cavo al WiFi
  • ogni utente deve assicurarsi di avere a disposizione almeno 4Mbps in upload e download
  • dotarsi di cuffie
  • spegnere la webcam se non si sta parlando
  • accendere il microfono solo quando si parla (in Jitsi la barra spaziatrice funge comodamente da "push to talk")
  • abbassare la qualità video nelle impostazioni
Bisogna eliminare i file generati, che di default vengono memorizzati in:

~/.jitsi-meet-cfg/

E successivamente lanciare:

docker-compose stop

rm -rf ~/.jitsi-meet-cfg/

docker-compose up -d

Le porte da aprire sono descritte qui: https://github.com/jitsi/docker-jitsi-meet#external-ports

A quelle dovrai aggiungere una porta TCP (HTTP) a tua scelta dove esporre le metriche.
Puoi bloccare la stanza sia su Jitsi che su eduMEET.

Su Jitsi puoi impostare una password quando gli ospiti desiderati sono entrati, su eduMEET invece puoi premere sull'icona del lucchetto per bloccare l'accesso.
Ogni stanza ha un nome e viene aperta quando qualcuno vi accede. Il primo che vi accede ne è il moderatore e ha alcuni controlli aggiuntivi rispetto ai normali partecipanti. Quando il moderatore esce dalla stanza, un altro diventa il moderatore. Quando tutti escono dalla stanza, la stanza viene chiusa. La stanza corrisponde ad un link nel formato http://nomeserver/nomestanza. Non c'è un servizio di prenotazione: il primo che usa un certo nome diventa il moderatore della stanza. Il normale modus operandi è di aprire una nuova stanza, bloccarla con una password e inviare ai partecipanti il link poco prima dell'inizio della riunione. Il moderatore dovrebbe rimanere sempre collegato per non perdere il suo status.

Un modus alternativo è quello di affidarsi alle probabilità: scegliere un nome difficile per la stanza (ad esempio klj2458iSDH4 è sconsigliato usare simboli e spazi perché potrebbe essere richiesta la loro codifica all'interno dei link), inviare il link costruito con quel nome e la password che si imposterà ai partecipanti anche giorni prima della riunione, collegarsi alla stanza per tempo in modo da essere comunque il primo e diventarne moderatore e impostare la password comunicata. La probabilità gioca a favore perché probabilmente nessun altro starà usando quel nome per una riunione diversa.
Sì, ci sono molte differenze: alcuni utilizzano la videoconferenza basata su Jisti e altri su eduMEET. Inoltre, anche se usano lo stesso software, alcuni server hanno abilitate opzioni diverse da altri; infine alcuni sono su macchine con maggiori prestazioni o più banda. Di norma, per chiamate non troppo affollate, un server vale l'altro, ma se si prevede una grossa affluenza, è meglio scegliere un server con un carico basso o con maggiore potenza.

Per scegliere il server, dalla pagina principale di iorestoacasa, selezionare la voce di menu «Server» sulla sinistra e sceglierne uno dell'elenco in base alle indicazioni sul carico dei singoli server e alle proprie preferenze riguardo il software.